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P é n t o m a

Il Bosco della Péntoma si trova a cavallo del confine tra i Comuni di Casina e Canossa ed è raggiungibile dall’antico borgo di Bèrgogno: con un percorso agevole (adatto anche ai bambini) si scende in breve tempo fino al torrente Péntoma che ha dato il nome a quest’area protetta.
Questo percorso è adatto a tutti i piedi, un po’ meno ai pedali e agli zoccoli, per nulla ai motori.
Qui è bene camminare con attenzione, guardando dove si mettono i piedi e parlando a voce bassa.
Anche il silenzio è d’oro.
Un’area naturale protetta è un luogo dove noi esseri umani limitiamo la nostra presenza e i nostri movimenti, per lasciare vivere in pace altri esseri, figli come noi di madre natura.

Il Bosco della Péntoma è incluso nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Rupe di Campotrera, Rossena”, che si estende per circa 1400 ha tra Canossa e Casina e fa parte di Rete Natura 2000, la rete ecologica europea.
L’area SIC, designata dall’Unione Europea per la presenza di habitat e specie significative, ricade nel Paesaggio Protetto Collina Reggiana-Terre di Matilde e comprende anche una Riserva Regionale per la tutela di importanti affioramenti di rocce vulcaniche.
L’importanza del Bosco della Péntoma è dovuta alla presenza di habitat prioritari come l’ontaneto e di specie di flora e fauna di notevole interesse naturalistico, tutelate da leggi sia regionali che internazionali.
Le due specie simbolo dell’area sono un animale acquatico, il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) per la fauna, e per la flora una felce, la lingua cervina (Phyllitis scolopendrium) che qui è diventata l’accento sulla “Péntoma”.

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